In principio fu il sardex, per la Sardegna (che nel solo 2015 ha mosso qualcosa come l’equivalente di 50 milioni di euro in beni e servizi), poi il tibex nel Lazio, il Venex in Veneto e via così, a coprire quasi tutta la penisola, compresa la Lombardia e la provincia di Pavia, dove 3 anni fa è arrivato il Linx. La moneta alternativa, o meglio complementare all’euro, quella senza interessi dove protagoniste sono le imprese e i lavoratori che si scambiano beni e servizi, è arrivata anche qui e di imprese aderenti ne conta già 120 e i conti aperti oltre 200. iPresentato nei giorni scorsi a Voghera dopo essere entrato a far parte del Patto Sociale per il Lavoro, promosso dalla diocesi di Pavia, il circuito si è sta rivelando un valido antidoto contro la crisi economica.